amarsi

Meditazione del 21 agosto 2017

Sono giorni che arrivano messaggi da ogni dove per un appuntamento di meditazione collettiva mondiale che ci sarà stasera. A questo link l’articolo originale in inglese, a questo link il video con la spiegazione in italiano. Premetto che non ho letto il primo e non ho nemmeno visto tutto il secondo perché… mi annoio facilmente.

Da giorni, naturalmente, c’è un movimento “contrario” che mette in guardia sull’infondatezza e sui pericoli. A questo link un esempio.

Io stasera medito. Lo faccio perché so che meditare mi fa bene.

E rispetto a questa sera prendo una posizione perché non è proprio possibile che anche in questa situazione ci siano due forze che tirano in senso opposto e creano… solo IMMOBILISMO!!!
A me non frega niente se il numero della “massa critica” è vero o presunto, se l’eclissi c’è solo in una parte del mondo o di cosa “striscerebbe” sotto questa idea collettiva. E di contro non mi dispererò se l’effetto Maharishi non si manifesterà in modo evidente. Si tratta di fare meditazione porca miseria!!! Invece di farla alle 8 di mattina la faccio alle 8 di sera, oppure faccio sia l’una che l’altra che male non mi fa. E questo lo so… non perché qualcuno me l’ha spiegato in maniera più convincente di chi pensa che sia una perdita di tempo, non perché l’algoritmo che pilota l’informazione nel web mi fa arrivare tutte le cose che il mio “profilo” apprezza… Lo so perché ne ho fatto esperienza, perché la pratico, perché è qualcosa di cui so personalmente e, quindi, su cui posso avere un’opinione, qualcosa di fondato da dire. E fa bene a me. Non ho la pretesa di convincere nessuno che faccia bene a chiunque, offro al massimo la possibilità di farne esperienza.

Basta complottismo, basta disinformazione, basta alla competizione di chi è più convincete nel dire se una cosa è vera o falsa, giusta o sbagliata. Ormai sembra che per fare un passo sia necessaria la maggioranza (pilotata naturalmente) di… LIKE, di sostenitori, di “gente che la pensa come te” che altrimenti sei giudicabile.

La vera sfida è “fare il passo” in qualsiasi direzione dopo aver verificato cosa dice il tuo cuore.
NON la testa. Perché quella ha bisogno di “sapere cose” per potersi esprimere… e l’informazione, ormai lo sappiamo, non esiste più. Al cuore, invece, non serve “sapere”.

Stasera si medita. Punto.