esercizi

Un mese di giorni felici!

Ispirata dalle consuete riflessioni di fine/inizio anno, ho deciso di iniziare a scrivere ogni giorno sulla mia pagina facebook cosa mi avesse reso felice.

Ebbene il primo mese è passato e vorrei condividere le riflessioni su questo “esercizio”. In primo luogo posso dire con certezza che non è facile. Perché???

  1. A meno di non voler barare (cosa che ho fatto solo 2 volte) inventandosi delle felicità da pubblicare usando la comoda funzione “programma”, mi è capitato spesso di avere la giornata negativa e non avere nessuna voglia di ripassarla mentalmente per cercare uno spunto di felicità, che ero assolutamente certa di non trovare.
  2. Ci sono giorni, anche belli, in cui mi sono letteralmente dimentica o non c’è stato il tempo materiale o la connessione internet per poter pubblicare (ed ecco spiegati i post che lo stesso giorno avevano 2 felicità)
  3. A volte l’impeto di quell’azione intrapresa a capodanno mi sembrava una… stronzata! Scusate, non ho davvero trovato un’altra parola che rendesse abbastanza. Mi è capitato spesso, alla faccia della felicità, di rovinarmi fin addirittura qualche ora prendendomi a male parole per quell’idea malsana. Le critiche che mi sono auto-sollevata passavano da complessi e significativi “hai messo in piedi l’azione di marketing peggiore della storia visto che non c’è qualcosa di altrettanto noioso che veder comparire nella propria bacheca, ogni benedetto giorno, le felicità altrui” a semplici

“ma non hai altro da fare?”

Comunque posso dire che è stato un successo. Come mai?

  1. Incredibilmente anche le giornate peggiori hanno un nanosecondo di felicità. Andare a cercarlo, anche contro voglia, mi ha permesso di ritrovarlo e, nel semplice riconoscerlo tra mille nanosecondi di fastidio, rabbia o frustrazione, sentirmi subito meglio! Inoltre, dato che nelle giornate down mi mettevo a cercare al 90esimo, giusto un secondo prima di andare a letto… beh! mi addormentavo ancor più felice dopo una giornata orribile!
  2. Mi sono dimenticata… orrore!!!! Ed è lì, nero su bianco pubblicamente esposto sulla piazza di facebook! E… quindi?? Quale occasione migliore per praticare accoglienza? Talmente bello e talmente importante che farò un articolo dedicato!
  3. Sono una professionista che usa se stessa per lavorare con gli altri: non ho nulla da dire o, peggio, da suggerire, che non sia prima passato in me, per me. Quindi, dopo un po’ di chiacchiericcio interno, tornavo al centro. Ben poco danno da un punto di vista di marketing, nessun “mi piace” in più ma… nemmeno in meno! Di contro ho guadagnato un po’ più di consapevolezza sul tema “voler piacere agli altri”. Infine, il valore delle domande semplici è nelle risposte più importanti…

“no, non ho altro di più importante da fare se non concentrarmi sulla mia felicità.”