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Abbiamo bisogno di un riflesso per conoscere il nostro volto

Il giudizio dell’altro è un motore molto potente. Non ne siamo mai pienamente consapevoli eppure, per ottenere il giudizio appropriato, facciamo pressoché qualsiasi cosa. Dal vestire in un certo modo, al commentare fatti di cronaca differentemente a seconda di chi abbiamo davanti… raramente una nostra azione è libera dall’effetto che supponiamo provocherà nell’altro.

Personalmente ho prima negato e poi lottato contro questo. Non ero disposta ad ammetterlo, non ritenevo possibile che la mia “me stessa” fosse pilotata da questo, ero assolutamente certa di essere abbastanza intelligente e sicura di me da caderci occasionalmente. Ma più osservavo, più riconoscevo… Allora ho cercato di rendere la questione più “digeribile”, ritenendo che mi importasse solo il giudizio di persone che amo e di cui ho profonda stima.

Paura del giudizio è un’espressione forte. Possiamo anche alleggerirla. Sensibilità al giudizio altrui…
“Semplicemente non voglio che loro pensino che sono in difficoltà o che sono maleducata o che non mi interessa quello che stanno dicendo.” oppure “Preferirei che lui non mi vedesse vestita così o vorrei che mi vedesse con gli occhi gonfi di pianto… allora capirebbe.” oppure “Devo assolutamente risolvere questo casino altrimenti il capo penserà che non so fare il mio lavoro.” o per stare nel contesto “Questo articolo piacerà?”

Da un po’ fastidio prendere coscienza di questo fatto; evitare di pensarci e/o minimizzare sono spesso strategie che ci fanno “vivere” meglio. Oppure ne siamo anche troppo consapevoli e ne sentiamo tutto il peso, l’ansia è la nostra migliore amica.

Eppure, se usciamo dalla convinzione che tutto questo sia negativo perché mina la nostra forza di carattere o il senso stesso di noi, se ci spostiamo dalle solite etichette di debolezza e di controllo, potremmo forse osservare che sono gli altri a permetterci di definire una nostra identità. Se fossimo soli al mondo non ne avremmo bisogno.
Fisicamente non siamo fatti per guardarci, i nostri occhi sono rivolti all’esterno e abbiamo necessità di un riflesso per conoscere i dettagli del nostro volto. Lo sguardo e la reazione dell’altro contribuiscono ad essere ciò che siamo.

E non siamo soli.